Milano: pelletteria prova a guardare verso il futuro post Coronavirus e punta a 50mila buyer del made in Italy.
Il settore della #pelletteria guarda al futuro con pragmatismo e positività corteggiando 50mila buyer del made in Italy. In tal senso determinante sarà il nuovo Mipel a #Milano, la più grande fiera internazionale della pelle e accessori moda, programmata per il 20-23 settembre nel capoluogo meneghino. I partecipanti potranno fare affidamento sulle risorse del Simest – società che si occupa di export appartenente al gruppo Cassa Depositi e Prestiti – e la piattaforma sarà aperta ai terzisti. Il comparto in questione prova a ripartire, sebbene le difficoltà del dopo #Coronavirus, caratterizzato da cali della produzione (-46% nei primi 5 mesi dell’anno) e di export (-28% nel primo quadrimestre) e dal ricorso alla cassa integrazione (33 milioni di ore autorizzate nei mesi di gennaio-maggio, dieci volte di più rispetto al 2019).
Milano: pelletteria prova a guardare verso il futuro, il messaggio di Assopellettieri
E’ intervenuta anche #Assopellettieri che da #Firenze, area leader nella produzione di borse d’alta gamma, ha voluto lanciare un messaggio durante gli “Stati generali della pelletteria italiana” ossia che siamo di fronte a una momento difficile, ma ci sono strumenti diversi messi a disposizione dal Governo per aiutare le aziende e “se sapremo utilizzarli e se staremo uniti (magari facendo anche aggregazioni tra imprese), torneremo presto forti come prima”. La filiera di per sé vale 9 miliardi di fatturato con 4mila aziende che danno lavoro a 35mila persone.
Il nuovo Mipel a settembre unirà la fiera fisica all’evento digitale
“È un’occasione straordinaria, le aziende potranno avere il 50% a fondo perduto e il resto con un finanziamento agevolato allo 0,078% della durata di quattro anni di cui uno di preammortamento”, ha sottolineato il presidente di Assopellettieri, Franco Gabbrielli, enunciando le misure per affrontare la crisi post-Covid assieme all’amministratore delegato di Simest, Mauro Alfonso, il presidente di Ice, Carlo Ferro, e il sottosegretario agli Affari esteri, Manlio Di Stefano.
Dall’autunno partirà la nuova vita del #Mipel che unirà la fiera fisica a quella digitale, grazie a una piattaforma ideata con l’azienda informatica Var Group la quale offrirà spazio anche alle aziende terziste, in altre parole quelle che producono solo per i marchi e che oggi non partecipano alla fiera perché non hanno collazioni da presentare. “Strategico, ha concluso il presidente Gabbrielli, sarà lavorare sul terreno della digitalizzazione e su quello della sostenibilità sul quale spesso c’è reticenza da parte delle piccole imprese”.
Fonte: [Il Sole 24 ore]