Valentina Ferragni: talento per gli affari o strada spianata dalla sorella?

Valentina Ferragni: talento per gli affari o strada spianata dalla sorella? In principio fu Chiara. Ora Valentina. Checché se ne dica, i Ferragnez continuano a far parlare i giornali sulle loro attività e vita privata.

Bella è bella la sorella minore di #ChiaraFerragni, l’influencer per antonomasia e di cui abbiamo già parlato per il suo annuncio legato alle quotazioni in Borsa. #ValentinaFerragni, classe 1992, ha iniziato a lavorare con la sorella, ma ben presto si è conquistata uno spazio in quel mondo fatto di brand, prodotto, foto, Ig, brand, prodotto, foto Ig, la stessa sequenza che si ripete e che oggi pare sia diventata un lavoro. Nulla di male eh nel diventare testimonial di un marchio, ma pare che chiunque aspiri a regalare codici sconto sui social. Se ti chiami Ferragni, poi, ogni foto che posti vale migliaia di euro, ergo, difficile che ci si possa immaginare a fare altro.

Ma torniamo alla biografia di Valentina. La giovane è da sempre, ahimè, sotto attacco degli hater online che la accusano di non essere perfetta fisicamente come la sorella. Per fortuna la ragazza sembra reagire con vigore alle critiche – il body shaming lede la psiche a prescindere dal conto in banca – mostrando equilibrio e piena consapevolezza di sé. Il curriculum vanta una laurea in linguaggi dei Media conseguita presso l’Università cattolica del Sacro Cuore di Milano nel 2015 con una tesi di laurea sull’influenza dei social. Un lavoro ad hoc per la piccola di casa che su #Instagram ha deciso d’investire. Valentina è un’influencer, ma anche una modella. Lavora con molte griffe di rilievo e, inoltre, ha creato una sua linea di costumi: Milano Marittima. Nel 2016 entra a far parte della TBS Crew Family, società di Chiara. Benché, de gustibus, lo stile appaia molto costruito a causa di cuori reciproci sotto i post Ig di ognuno, le sorelle Ferragni intendono dire al mondo una sola cosa: “Guadagniamo milioni e riusciamo ad andare d’accordo”.

L’ultima impresa riguarda il lancio di una linea di gioielli, definita dalla stessa “accessibile a tutti”. L’obiettivo di Valentina è stato quello di “creare un gioiello per tutte le donne eleganti e cool ma dall’animo pop e irriverente”. La linea doveva apparire già ad aprile, ma a causa del #Coronavirus tutto è stato rimandato. La collezione ha inizio con una serie di orecchini che prendono il nome di Uali, il nomignolo che le hanno affibbiato gli amici, e ricalcano la forma di una V. Ma qui casca l’asino, perché Ferragni junior ha deciso di vendere il singolo orecchino a un prezzo che va dai 70 ai 98 euro. Va di moda tra le giovanissime portarne uno solo, ecco perché tale scelta commerciale. Se, tuttavia, qualche affezionato vintage volesse entrambi i pezzi dovrà sborsare 140/200 euro, una cifra non proprio accessibile come dichiarato all’inizio.

Ad ammorbare i primi slanci imprenditoriali ci sono pure le accuse di plagio mosse dal brand Eèra di Chiara Capitani, tra l’altro amica della sorella. “Siamo davvero delusi e disturbati. Allo stesso tempo siamo grati che i nostri supporter stiano dalla nostra parte”, ha commentato la pagina ufficiale del brand. Che dire: le linee in effetti si somigliano. Staremo a vedere, dunque, il prossimo passo di Valentina che è sicuramente ammirevole per l’iniziativa aziendale omonima, bensì avrebbe potuto studiare meglio per non soffermarsi su quella linea sottile che divide l’ispirazione dal plagio.

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