Cambio di stagione dopo la quarantena? Ecco come lavare e asciugare lana e cashmere senza rischiare che si rovinino

L’Italia proverà a ripartire il 4 maggio, seppur lentamente vista la proroga di diverse restrizioni a causa del #Coronavirus. Insomma, c’è tempo ancora per riorganizzare l’armadio, come vi avevamo già spiegato, e per provvedere a un #cambiodistagione post #quarantena fatto con cura e attenzione. Potrebbe sembrare un gioco da ragazzi fare il bucato: panni in lavatrice, un po’ di detersivo e clic sul pulsante start. Vada per questa operazione con jeans e magliette, ma come si fa quando diventa necessario maneggiare #lana e #cashmere? In questo caso l’operazione diventa più complessa poiché per le fibre delicate, sia per il lavaggio che per l’asciugatura, sono necessarie cure particolari. Bene, vi conviene leggere fino in fondo e non dite poi che non vi avevamo avvisato qualora i vostri capi, una volta usciti dal cestello, dovessero diventare adatti per le bambole. Ecco, qualche semplice regola.

Come lavare e asciugare la lana senza rischiare che si rovini.

La #lavatrice non è la soluzione migliore per questo tipo di tessuto. Ma se proprio dobbiamo, bisognerebbe immergere prima il capo in  una soluzione di acqua fredda con 1 bicchiere di aceto bianco e 1 cucchiaio di bicarbonato di sodio.

Quanto alla lavatrice, la prima cosa da fare è leggere l’etichetta, ci sono capi che vanno lavati solo a mano. Nel caso contrario, invece, mettete insieme tutti i capi di lana che volete lavare. Forse non tutti lo sanno, ma uno dei vantaggi della lana è che non rilascia colore. Il cestello non andrà molto caricato, diciamo per metà, così i panni non si schiacceranno. La scelta del #detersivo deve ricadere su un prodotto delicato, indicato per la lana seguito da un buon ammorbidente (tra quelli naturali, l’aceto). Per la temperatura non bisognerà superare i 30 gradi e la centrifuga dovrà essere impostata al minimo. Regola fondamentale è estrarre i panni appena finito il lavaggio. Infine, per non infeltrire la lana, evitate sempre la lunga permanenza dei capi nell’acqua.

Dopo averli strizzati per bene, sembreranno quasi asciutti. Ricordate poi di stendere i capi in lana sempre in orizzontale, meglio se su di un asciugamano, per evitare che perdano la forma. Teneteli lontani da fonti di calore e dalla luce del sole.

Come lavare e asciugare il cashmere senza rischiare che si rovini.

Se vogliamo lavare il cashmere a mano, sciogliete in una bacinella di acqua tiepida del detersivo per lana, del detergente neutro oppure uno shampoo delicato. Immergete il capo alla rovescia e fate assorbire tutta l’acqua, che ravviverà il #tessuto, lasciandolo in ammollo per non più di 5 minuti: la permanenza eccessiva in acqua potrebbe rovinarlo. Risciacquate con acqua corrente tiepida e alla fine avvolgete il vestito in un asciugamano, arrotolatelo con garbo lasciandolo così fino a quando non avrà perso la maggior parte dell’acqua. Se si sceglierà la lavatrice, l’indumento andrà riposto in una retina salvabucato per il lavaggio dell’intimo. Temperatura non oltre i 30 gradi e nessuna centrifuga, oppure sceglietela a una velocità media, non più di 400 giri. Per l’asciugatura valgono le stesse regole illustrate per la lana.

NOTA BENE: Il #pilling è un processo naturale e non può essere impedito. In genere si verifica su aree esposte come i gomiti o i polsini. Non c’entra con la qualità di un prodotto. I fili più fini si allentano, si sfregano l’un l’altro e formano piccole palline. Un trattamento con un levapelucchi, se ne trovano tanti economici in commercio, potrà risolvere il problema.

 

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